Descrizione - Corpo robusto, fusiforme e slanciato, appena compresso, con margine dorsale più o meno arcuato. Testa larga, grande e appuntita, con muso corto più o meno convesso. La bocca è grande, ha labbra spesse ed è priva di barbigli. Il diametro dell'occhio è minore della lunghezza del muso. Il corpo è coperto da squame grandi e regolari. La pinna dorsale ha margine dritto o appena convesso. La pinna anale ha margine dritto o leggermente convesso. La pinna caudale è falcata e robusta, il margine ha un’evidente incisura e apici dei lobi acuti. La livrea è variabile, a seconda degli ambienti può assumere tinte diverse in rapporto alla natura del fondo, alla limpidezza dell'acqua, all'esposizione al sole, risultando spesso estremamente scura o estremamente chiara. Il colore del corpo può essere grigiastro, grigio bluastro, grigio verdastro, bruno, bruno verdastro o bruno grigiastro con riflessi metallici, gradualmente più chiaro sui fianchi e bianco sul ventre. Il margine delle squame presenta una punteggiatura nera che forma una specie di reticolato. Le pinne sono di colore grigio scuro, con la parte posteriore più marcata. Il cavedano è un pesce di taglia media, lunghezza totale massima di circa 80 cm (media 30-50 cm), con un peso di circa 6-7 kg (medio 300-1200 g). Gli individui di lago raggiungono le taglie maggiori; quelli di fiume sono spesso più piccoli, probabilmente a causa della minore abbondanza di cibo.
Habitat - La specie è praticamente ubiquitaria, si potrebbe dire che il cavedano è dovunque. Infatti, esclusi i torrenti di montagna e certi bacini ad altitudini rilevanti, è presente in tutte le altre acque. Vive nei fiumi a corrente non troppo rapida e nei laghi. Tra i Ciprinidi è quello che sembra risentire meno dell'inquinamento. Tollera anche acque lievemente salmastre. Talvolta è presente anche in ambiente da Salmonidi, nelle parti più basse dei torrenti, in stretto contatto con essi. Preferisce le acque dei fiumi di pianura e dei laghi, ma si adatta anche ai canali, agli stagni e a molti bacini chiusi.
Alimentazione e abitudini - Il cavedano ha come habitat d'elezione il tratto medio dei corsi d'acqua di maggiori dimensioni, dove si trova associato ad altri Ciprinidi, in particolare il barbo e la lasca. Vive di solito in acque correnti e limpide, ma frequenta anche quelle salmastre e quelle stagnanti. Il cavedano è gregario, ma tale tendenza va si riduce con l'età. I giovani formano branchi di decine di soggetti, mentre gli individui adulti sono generalmente solitari. Alle nostre latitudini, dall'inizio dei primi freddi fino a primavera, i cavedani si tengono sul fondo e sono attivi nelle ore centrali della giornata, dalle 11 del mattino fino alle 15 del pomeriggio. La specie è onnivora, opportunista alimentare non specializzata. il cavedano si ciba di invertebrati acquatici, pesci e loro uova, vegetali, insetti alati, piccoli anfibi come giovani rane, girinini e tritoni, materiali organici di ogni tipo. I giovani si nutrono di organismi planctonici, alghe filamentose, crostacei, di insetti e loro larve, di molluschi, girini e semi.
Riproduzione - il cavedano raggiunge la maturità sessuale a circa 2-4 anni d'età, con tendenza dei maschi a maturare prima delle femmine. La frega ha luogo da aprile a luglio, in funzione del regime termico dell'habitat. La deposizione delle uova avviene di solito durante la notte, su fondali ghiaiosi e in acque basse. Le uova sono adesive, hanno un diametro di 1,5-2 mm, sono deposte sulla vegetazione vicino alla riva, ma anche su ghiaia, sabbia e pietre. Le femmine possono deporre sino a 50.000 uova per chilogrammo di peso. Le uova impiegano circa 10-12 giorni prima di schiudere. Gli avannotti misurano alla schiusa circa 4 mm. Se la natura e le opere dell'uomo non riducessero in modo impressionante il numero delle uova e degli avannotti, il cavedano sarebbe ancora più diffuso in tutte le acque. Sono conosciuti ibridi di cavedano con il vairone, l'alborella, l'alborella appenninica e la rovella.
Distribuzione - In Italia la specie è autoctona. Occupa tutta la parte settentrionale e peninsulare, è una delle specie più diffuse ed abbondanti, è comune in tutte le regioni.
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