Quando un pescatore decide di provare la pesca al siluro a spinning, spesso lo fa con poca convinzione e magari mentre contemporaneamente fa altre pesche, si fanno così due lanci qua e la senza convinzione..... Questo perché si pensa che il siluro sia un predatore apatico e fermo sul fondo tutto il giorno.
La realtà però è molto diversa, infatti, possono sì esserci momenti di totale apatia, ma anche momenti di grande attività, anche in pieno giorno e anche in assenza dei fattori “classici” che aumentano la predazione, come una cresciuta d'acqua o l'arrivo delle tenebre. La massa d’acqua esplorata a spinning è tanta, il siluro è capace di staccarsi dal fondo per avere percepito delle vibrazioni (pensiamo alla pesca col clonk), gli artificiali funzionano scatenando l’aggressività sia perché simulano un pesce da predare sia perché “disturbano” il predatore.
Un grave errore è pescare il siluro a spinning con attrezzatura inadeguata. Il siluro è un combattente da non sottovalutare anche nelle taglie modeste. Se lo affrontiamo con attrezzatura sottodimensionata, saremo destinati a perdere un sacco di pesci, magari lasciandoli la nostra esca in bocca insieme a metri di treccia.
La canna è forse l’elemento chiave, deve essere lunga tra 240 e 300 cm , scegliendo le misure più corte per l'azione da barca ed invece quelle più lunghe per l'azione da riva e deve essere in grado di lanciare almeno un centinaio di grammi.
Nessun commento:
Posta un commento